L'economia in cerca dell'uomo by Antonella Crescenzi

L'economia in cerca dell'uomo by Antonella Crescenzi

autore:Antonella Crescenzi
La lingua: ita
Format: epub
editore: Castelvecchi


Dopo la crisi

La riflessione aperta dalla crisi insinua dubbi sulle capacità di sviluppo di un sistema basato sulla stretta logica del guadagno, guidato dalla “tecnica” e scettico rispetto a qualsiasi forma di intervento pubblico.

Il primo dubbio riguarda la possibilità del sistema economico di autocorreggersi. In realtà, quando i problemi rischiano di travolgere tutto, come nel caso della Grande Crisi, gli interventi dello Stato diventano indispensabili al fine di “regolare” il mercato e salvare i redditi e l’occupazione. Molti economisti hanno parlato a tale proposito della necessità di un ritorno a Keynes, sia per il tipo di politiche di cui il grande economista fu ispiratore, sia per il suo spirito profetico – forse un aspetto meno conosciuto – in merito alle problematiche dello sviluppo di lungo periodo17.

Il secondo dubbio riguarda la reale efficacia delle “magie” della finanza. Si dissolvono le illusioni che hanno fatto credere a milioni di consumatori di potersi permettere standard di consumo superiori alle proprie capacità di reddito. Si torna a invocare i benefici dell’economia reale e ad affermare che solo il lavoro produce ricchezza. Anche in questo caso, si richiede un intervento degli Stati (e delle istituzioni internazionali) al fine di dare più trasparenza e certezza di regole agli strumenti finanziari. Senza dimenticare che la finanza svolge un ruolo fondamentale per la prosperità e il benessere dei popoli, si punta ad assicurare un’adeguata attività di regolamentazione e supervisione. Sotto l’impulso politico impartito dal G20, il Financial Stability Board (Fsb) e il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria hanno introdotto importanti modifiche regolamentari; alcuni Stati hanno varato misure restrittive, come ad esempio gli Stati Uniti con il Dodd-Frank Act; l’Unione Europea ha messo in campo vari meccanismi di difesa dall’instabilità finanziaria, tra cui il progetto ambizioso di un’unione bancaria.

Il terzo dubbio concerne il rapporto tra economia ed etica. La crisi rende evidente la fragilità di un modello in cui gli operatori considerano legittima ogni mossa, si compiono impunemente gravi abusi, gli alti dirigenti d’impresa ricevono guadagni ingiustificati. Le radici morali della crisi dimostrano la necessità che l’antico nesso posto da Aristotele tra le due discipline venga in qualche modo recuperato. I temi etici rilanciati da numerosi economisti in occasione della crisi18 si ritrovano anche nel contenuto dell’Enciclica di Benedetto XVI Caritas in veritate19 che, richiamandosi alla Populorum progressio di Paolo VI e alla Dottrina sociale, propone una “civilizzazione” dell’economia, prendendo una forte posizione a favore della tutela dei valori dell’uomo20.

Globalizzazione, finanziarizzazione dell’economia, nuove tecnologie, questione migratoria, aumento delle disuguaglianze sociali, conflitti identitari, difesa ambientale rendono urgente un cambio di passo nell’affrontare le questioni della crescita, mentre si addensano nuove nubi sulle prospettive economiche mondiali.



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